Rottura delle trattative, sciopero all’Ikea di Bari

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L’incontro, tenutosi a Roma, con la direzione Ikea in merito alla vertenza di rinnovo del CIA, non ha prodotto i risultati sperati determinando la rottura delle trattative.
“L’azienda – spiega Giuseppe Zimmari, Segretario generale regionale della UIL Tucs Puglia – non intende retrocedere sulle posizioni assunte sin dall’inizio della vertenza e sostenute dalla disdetta del CIA, a nostro avviso illegittima per via della clausola di ultravigenza presente nel contratto. Ikea, con la disdetta del CIA, penalizza pesantemente i lavoratori, azzerando le maggiorazioni domenicali e festive, il premio aziendale – che da elemento fisso della retribuzione mensile vorrebbero rendere variabile – e ritoccando il premio di partecipazione, mettendo in discussione importi che per un lavoratore full time, senza considerare il premio di partecipazione, toccherebbero circa 1.200 euro annui. Sacrifici inaccettabili a fronte di una flessione dei ricavi e non di una perdita di bilancio, considerato lo stato di ottima salute di cui gode Ikea nel panorama della grande distribuzione. La posizione aziendale – chiosa Zimmari – è nel pieno solco delle politiche settoriali proposte da Federdistribuzione, cui Ikea aderisce, che prevedono la compressione e la riduzione dei salari attraverso l’eliminazione di importanti istituti contrattuali quali la quattordicesima e gli scatti di anzianità, ovvero la disdetta di contratti integrativi. Una ricetta che respingiamo con forza al mittente e a cui rispondiamo con lo sciopero per l’intero turno lavorativo di domani”.
“Lo sciopero del 4 luglio – chiarisce infine Zimmari – è di carattere territoriale e rappresenta una battaglia più complessiva a difesa della contrattazione nazionale ed integrativa, mentre sabato 11 luglio avrà luogo lo sciopero nazionale precedentemente indetto dalle organizzazioni sindacali”.